Schede e approfondimenti

Sistema

Un sistema è un insieme di elementi in relazione, caratterizzato da un’unità funzionale.

Ogni elemento, in un sistema, è connesso a ogni altro elemento, con gradi diversi di correlazione. Il tutto, nel sistema concorre a mantenere un equilibrio che rappresenta la sua organizzazione, la sua unità e la sua funzione.

Centrale è la nozione di relazione: in un sistema lo stato di un elemento determina (ed è determinato da) lo stato di tutti gli altri elementi: non serve a molto conoscere l’elemento senza conoscere

  • le sue relazioni
  • il livello di integrazione delle relazioni
  • la storia delle relazioni passate e quelle possibili.

Il sistema non si riduce quindi ai suoi componenti, ma dipende dalla interazione tra essi: il tutto, in un sistema, non si riduce mai alla somma delle parti.

Siamo abituati a pensare la relazione di causa (A) ed effetto (B) in forma lineare:

Diversamente le relazioni sistemiche si presentano spesso come circolari e ricorsive. La variazione di una parte del sistema (A) produce effetti (B) che a loro volta agiscono su altre parti ( C, D) finendo per perturbare A. L’ iniziale variazione diventa così sia causa che effetto del processo. Per questo in una concezione ricorsiva ciò che conta non è individuare cause ed effetti, ma condizioni di equilibrio (il punto centrale).

È importante in un sistema comprendere le condizioni di equilibrio, cioè la sua capacità di assorbire le variazioni e mantenere la sua organizzazione

Consideriamo quattro definizioni di sistema.


Von Bertalanffy

“Complesso costituito di elementi in interazione”
Von Bertalanffy 1969, General System Theory, Braziller, New York; tr. it. Teoria generale dei sistemi, ISEDI-Mondadori, Milano, 1971, p.67


Hall e Fagen

“Insieme di oggetti insieme con le relazioni tra gli oggetti e tra i loro attributi
Hall e Fagen 1956, Definitions of System, in General System, vol.1, University of Michigan Press, Ann Arbor, p.18


Rapoport

“Porzione del mondo che conserva una qualche sorta di organizzazione di fronte ad influenze che lo disturbano”
Rapoport 1976, General System Theory: a Bridge between two Cultures, in “Behavioral Science”, vol.21, n°4. p. 234


Miller

“L’osservatore seleziona da un numero infinito di unità e relazioni un particolare insieme rispetto agli scopi che si propone e alle caratteristiche che gli sono proprie”
Miller 1971, La teoria generale dei sistemi, Franco Angeli, Milano p.51


Come si vede viene via via accentuato il ruolo delle relazioni e della loro connessione, l’organizzazione funzionale che permette a un sistema di rimanere in equilibrio dinamico, la sua capacità di resistere alle perturbazioni, il ruolo decisivo che ha l’osservatore nel definire il sistema, al punto da considerarlo parte integrante del sistema stesso.


L’approccio sistemico

L’approccio sistemico inizia ad assumere contorni definiti quando – a partire da metà del secolo scorso – appaiono più evidenti i limiti di una scienza orientata quasi esclusivamente alla ricerca di sequenze causali lineari, da scomporre mediante procedimenti analitici.

Seguendo Capra e Luisi, possiamo riassumere le caratteristiche del pensiero sistemico come una serie di passaggi e spostamenti.

Dalle parti all’intero

Le proprietà di un sistema (soprattutto se vivente) sono proprietà non riducibili a quelle delle sue parti più piccole. Le proprietà essenziali o “sistemiche” sono proprietà dell’insieme, che nessuna delle parti possiede.

Troviamo sistemi annidati all’interno di sistemi più grandi: i tessuti sono parti di organi, gli organi parti di organismi, gli organismi parti di ecosistemi e di sistemi sociali. A ciascun livello il sistema è un tutto integrato che presenta componenti più piccole, ma al tempo stesso è anche parte di una totalità più grande. In ultima istanza – come ha dimostrato con grande efficacia la fisica quantistica – le parti non esistono. Ciò che chiamiamo parte è semplicemente una configurazione in un tessuto stabile di relazioni.

Dagli oggetti alle relazioni

Lo slittamento di prospettiva dalle parti all’intero può anche essere visto come uno spostamento dagli oggetti alle relazioni. Secondo la visione meccanicistica il mondo è un insieme di oggetti che interagiscono. Nella visione sistemica, invece, gli oggetti non esistono come tali: sono reti più o meno stabili di relazioni, a loro volta incorporate in reti più grandi.

Dalle strutture ai processi

Nel quadro meccanicista ci sono delle strutture fondamentali e poi ci sono forze e meccanismi attraverso i quali queste interagiscono, dando luogo a dei processi. Nella scienza dei sistemi, ogni struttura è vista come manifestazione di processi che la sottendono, che a loro volta mirano a mantenere una certa organizzazione. Finché un sistema vivente mantiene la propria organizzazione, c’è crescita e deperimento, rigenerazione e sviluppo, ma una sostanziale stabilità.

Dalla scienza oggettiva alla scienza epistemica

La concezione sistemica della realtà come rete non scomponibile di relazioni ha delle implicazioni importanti non solo per la nostra visione della natura, ma anche per la nostra comprensione della conoscenza scientifica. Nella scienza moderna si credeva che le descrizioni scientifiche fossero oggettive, cioè indipendenti dall’osservatore umano e dal processo di conoscenza. La scienza dei sistemi, al contrario, mostra che l’epistemologia – l’indagine intorno al processo della conoscenza – debba essere inclusa esplicitamente nella descrizione dei fenomeni naturali.

Dalla certezza alla conoscenza approssimata

Il paradigma meccanicista è basato sull’idea della certezza della conoscenza scientifica. Nel paradigma sistemico si riconosce che tutti i concetti e le teorie scientifici sono limitati e approssimativi. La scienza non potrà mai portare a una comprensione completa e definitiva. Tuttavia il fatto che riusciamo a formulare dei modelli e delle teorie approssimative ma efficaci per descrivere una rete infinita di fenomeni correlati, sono fattori che danno forza e fiducia alla ricerca sistemica.


Fonti bibliografiche

  • Capra F., Luisi P.L., The Systems view of Live, Cambridge University Press 2014, tr. it in Vita e natura, una visione sistemica, Aboca, Arezzo 2014, pp. 107-111,  selezione con variazioni