Glossario dei termini
Economia
Insieme delle attività di una società relative alla produzione e al consumo di ricchezza; – amministrata. Si definisce amministrata ogni economia nella quale: 1. Non esiste ricerca di profitto (attività di tipo associazionistico); 2. I prezzi vengono fissati non dall’incontro della domanda e dell’offerta ma da decisioni amministrative (in agricoltura, nei servizi prestati da amministrazioni pubbliche). Il concetto di economia amministrata è l’opposto di quello di economia di mercato, tenendo conto che questi due concetti non coincidono con quelli di SETTORE PUBBLICO e SETTORE PRIVATO; – concertata. Sistema nel quale i rappresentanti delle organizzazioni dei datori di lavoro, dei sindacati, e dello Stato si riuniscono periodicamente per confrontare le proprie posizioni, scambiarsi informazioni e pronunciare pareri destinati all’autorità governativa; – di indebitamento. Economia di finanza indiretta nella quale gli operatori che hanno necessità di FINANZIAMENTO ottengono capitali indebitandosi presso il sistema bancario. – del mercato finanziario. Economia di finanza diretta nella quale le necessità finanziarie vengono soddisfatte direttamente attraverso l’emissione di titoli da collocare sui vari mercati finanziari; – dominante. Economia collocata in posizione di forza sui mercati mondiali, in possesso di un VANTAGGIO ASSOLUTO in termini di condizioni di produzione, che esporta beni di alto contenuto di capitale e di lavoro qualificato, la cui moneta viene utilizzata per regolare le transazioni fra i vari Stati e che rappresenta una piazza finanziaria di prima grandezza. L’Inghilterra si trovava in questa condizione fino al 1914, gli Stati Uniti dopo la 2° guerra mondiale, mentre, già dall’inizio degli anni ’70, paesi leader possono essere considerati il Giappone e la Germania. Non bisogna confondere questo concetto con quello di “grande potenza” che individua un’economia di possesso di risorse naturali, capitale umano nonché di forze armate di grande livello. La Cina, ad esempio, è una grande potenza, ma non un’economia dominante; – mista. 1. Una società mista è un’impresa il cui capitale è detenuto in parte dallo Stato in parte da altri investitori o da altre imprese pubbliche. 2. Per estensione si parla di economia mista quando lo Stato assume il ruolo di produttore controllando direttamente una parte delle imprese nazionali e quando, contemporaneamente, il settore privato conservi un peso di rilievo; – mondo. Concetto utilizzato da F. Braudel e E. Wallerstein per individuare un’unità economica costruitasi sullo sviluppo di una città dominante (centro di gravità dell’economia mondiale) e di città – ponte che dirigono gli affari verso il centro. L’economia mondo attraversa le frontiere, fermandosi là dove gli scambi perdono di intensità. Comprende un raggruppamento di zone legate tra loro: il centro, la semiperiferia, e la periferia; – sociale. Insieme delle imprese che mirano, per lo meno nei principi, a raggruppare uomini piuttosto che capitali, associazioni, mutue e COOPERATIVE, tutti quegli organismi che funzionano secondo la stessa logica, riconducibile allo scopo diverso dal lucro. Solo le cooperative hanno la possibilità di costituire un capitale, ma il principio “un uomo, una voce”, secondo il quale il voto spetta a ciascuno indipendentemente dalla quota di capitale posseduta, le allontanano dalle società di capitali nelle quali il peso di ciascuno è strettamente proporzionale all’apporto di capitale fornito.